Per i nostri collezionisti

Avrete certamente visto su svariati siti web di collezionisti alcune capsule metalliche che recano il nome Champagne Debas Comin. Tali gabbiette escono dalla mia azienda soltanto se posizionate sulle bottiglie, nella quantità approssimativa di una gabbietta ogni dodici bottiglie di tutti gli Champagne.

Io ho approvato un unico modello, quello beige. Eventuali capsule di altri colori sono state prodotte senza il mio consenso.

Strass Swarovski:
 Per quanto riguarda i tappi ornati di cristalli Swarovski, informiamo i nostri collezionisti che non li commercializziamo più.

Capsule delle gabbiette: Non le vendo separatamente, non le regalo, né le scambio.

Tutte le richieste pervenute via mail, telefono, fax e posta verranno archiviate senza riscontro.

Quando un gioiello si mette al servizio di un Millesimo

Una vera e propria passione anima Thierry Debas, il quale racconta meraviglie riguardo la sua cuvée Saphir Millesimo 1996, presentata in forma vetraria originale. Tutto in questa cuvée merita un’attenzione particolare, a cominciare dal nome “Saphir”.

Curioso di mineralogia, durante alcune ricerche Thierry scopre in un vecchio dizionario la definizione della parola “Saphir” (zaffiro), o meglio di “Sappir” in ebraico: “la cosa più bella”… Ecco come è nato il nome della cuvée di punta dell’azienda vinicola.

Per accogliere questo millesimato raro, piccolo gioiello della Champagne, è stato necessario un contenitore molto singolare: una bottiglia speciale che ricorda la foggia di una flûte tulipano al contrario e reca sul collo lo stemma regale di famiglia… Uno scrigno prezioso per una cuvée straordinaria dalle molteplici sfaccettature.

Bisogna prendersi il tempo di degustare questa Cuvée da soli o in due, data la sua complessità. Potente e raffinata, è a tavola che la Cuvée Saphir sprigionerà tutti i suoi aromi, specie accompagnando un pesce nobile (branzino allo Champagne), del roastbeef, il formaggio Comté o anche una torta di mele.

L’evoluzione della nostra cuvée Saphir

Quando nel 1988 tornai all’azienda dei miei genitori, c’era un solo millesimo disponibile, si trattava semplicemente del “millesimo 1985”. Pertanto, io e la mia famiglia pensammo alla creazione di una cuvée che potesse contenere i vini provenienti dai migliori raccolti. Dopo avere riflettuto, proposi il nome di Cuvée Saphir, che venne adottato.

La prima Cuvée Saphir fu casualmente il millesimo 1988, l’anno del mio ritorno.

Poi arrivarono la 1990, la 1993 che non recava il millesimo per ragioni amministrative, la 1995, 1996, 1997, 1998, il millesimo 1999 (evoluto grazie a un cambio di torchio), la 2002, la 2006 con una nuova modalità di frazionamento a pressa testata in due raccolti, la 2008 e infine la 2011… 2011 l’anno del dramma!

Un evento imprevisto si verificò durante quel raccolto. Una parcella produsse un’uva eccezionale, talmente eccezionale che decisi di vinificarla e imbottigliarla separatamente. Dopo sei anni, ebbi la conferma di averci visto giusto. Sei anni per seguire l’evoluzione di uno Champagne eccezionale. Sei anni per trovargli un nome adeguato. Ma la Cuvée Saphir era già “la più bella delle cose”.

Così mantenni il nome, ma definendola Cuvée Saphir 2011 (versione 2), con un’etichetta un poco diversa dalle altre Cuvée Saphir. Decisi inoltre di proporre questa Cuvée Saphir 2011 (versione 2) soltanto quando la Cuvée Saphir 2011 “classica” fosse andata esaurita, onde evitare qualsivoglia confusione tra le due. Ora è tempo di condividere la nuova Cuvée Saphir e di farla scoprire.

Nel 2014, avvenne un secondo dramma. Quell’anno, il raccolto fu di buona qualità, ma non al punto di ricavarne un vino millesimato.

Tuttavia…

La famosa parcella mi regalò nuovamente un’uva fuori dal comune e io ancora una volta la vinificai a parte, ma spingendo il metodo molto oltre. Scelsi di fare un tiraggio con tappo, senza capsula, come cinquanta anni fa. Il nome esiste già, Cuvée Saphir 2014 (versione 3), ma ci vorrà un poco di pazienza.

… L’ultima notizia è quella di una nuova “catastrofe” nel 2018…