05 Feb 2019
Quando un gioiello si mette al servizio di un Millesimo

Una vera e propria passione anima Thierry Debas, il quale racconta meraviglie riguardo la sua cuvée Saphir Millesimo 1996, presentata in forma vetraria originale. Tutto in questa cuvée merita un’attenzione particolare, a cominciare dal nome “Saphir”.

Curioso di mineralogia, durante alcune ricerche Thierry scopre in un vecchio dizionario la definizione della parola “Saphir” (zaffiro), o meglio di “Sappir” in ebraico: “la cosa più bella”… Ecco come è nato il nome della cuvée di punta dell’azienda vinicola.

Per accogliere questo millesimato raro, piccolo gioiello della Champagne, è stato necessario un contenitore molto singolare: una bottiglia speciale che ricorda la foggia di una flûte tulipano al contrario e reca sul collo lo stemma regale di famiglia… Uno scrigno prezioso per una cuvée straordinaria dalle molteplici sfaccettature.

Bisogna prendersi il tempo di degustare questa Cuvée da soli o in due, data la sua complessità. Potente e raffinata, è a tavola che la Cuvée Saphir sprigionerà tutti i suoi aromi, specie accompagnando un pesce nobile (branzino allo Champagne), del roastbeef, il formaggio Comté o anche una torta di mele.

Photo Saphir ambiance
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